Eventi e Mostre
Guide per un giorno: intervista a Viktoriya e Nathan
- 10 Giugno 2016
- Posted by: Segreteria
- Category: Approfondimenti

Ad aprile, in occasione del Giubileo delle Confraternite, il Museo Diocesano ha promosso, assieme alla mostra dedicata ai documenti d’archivio della Confraternita di Santo Stefano, un’iniziativa che ha coinvolto due giovanissime allieve che frequentano la classe IV A – Accoglienza Turistica dell’Istituto Alberghiero d’Assisi, scuola con la quale, da diversi anni, è attiva una fertile collaborazione. Il fine ultimo del progetto era quello di offrire ai turisti e ai cittadini una passeggiata guidata alla scoperta di alcuni edifici di grande interesse, abitualmente chiusi al pubblico, legati alle confraternite di Disciplinati in Assisi.
Per prepararsi al meglio a condurre la visita le due studentesse, Viktoriya e Nathan, hanno partecipato a tre giornate di formazione: la prima è stata guidata dalla dott.ssa Paola Mercurelli Salari, le successive due sono state invece condotte dalla dott.ssa Francesca Cerri e dalla dott.ssa Silvia Rosati. Queste ultime hanno curato anche il materiale di studio fornito alle ragazze.
La passeggiata, alla quale ha partecipato un bel gruppo di visitatori attenti ed appassionati, ha avuto luogo domenica 24 aprile 2016. L’itinerario ha toccato l’Oratorio dei Ss. Caterina, Giacomo e Antonio Abate, l’Oratorio di San Vitale, l’Oratorio di San Lorenzo, l’Oratorio di Santo Stefano e la Chiesa di Santo Stefano. In alcuni di questi punti di interesse ad attendere i partecipanti c’erano anche dei confratelli, pronti a rispondere con grande disponibilità alle domande e alle curiosità inerenti la vita delle confraternite ai nostri giorni.
Viktoriya Kremsa e Nathan Alexis Apolo Valarezo hanno accettato di farsi intervistare e di raccontarci la loro esperienza:
1 – Abbiamo proposto a tutta la classe di partecipare a questa iniziativa del museo, ma soltanto voi avete accettato la sfida di cimentarvi nell’acquisizione di conoscenze del tutto nuove per poi verificare il lavoro fatto direttamente sul campo, davanti ad un pubblico… Cosa vi ha spinto a dedicare una parte del vostro tempo libero a questa esperienza, che ha richiesto un impegno considerevole ed una grande volontà di mettersi in gioco?
Viktoriya: Ho accettato la sfida che il museo mi ha proposto perché “secondo me mettersi in gioco nell’ambito del turismo è molto importante…e soprattutto credo che quando si presenta l’occasione di imparare cose nuove dovremmo sempre coglierla!
Nathan: A spingermi a partecipare a questo progetto è stata la voglia di mettermi alla prova e acquistare più fiducia in me stessa.
2 – Pensate che l’attività proposta dal museo sia coerente con il vostro percorso di studi? Se sì, quali sono le competenze acquisite che potete portare con voi nel mondo del lavoro?
Viktoriya: Questa attività della guida turistica è stata veramente interessante ed è stata tutta una scoperta, perché adesso so cose che non sapevo prima e che veramente non molte persone conoscono. Ho imparato ad interagire e a pormi davanti ad un pubblico in modo diverso e molto più professionale, acquisendo anche un linguaggio più specifico nell’ambito turistico. L’esperienza quindi è assolutamente coerente con il mio percorso di studi. Una cosa che mi è rimasta impressa e che sicuramente mi servirà nel futuro è il modo in cui Francesca e Silvia mi hanno insegnato a interagire con i visitatori, in modo particolare di come sia importante raccontare le cose non annoiando le persone ma, al contrario, coinvolgendole.
Nathan: E’ stata un’esperienza che mi ha aiutato a capire meglio su cosa si basa il mio lavoro, che mi ha aiutata ad allargare la mia visione del mondo del lavoro.
3 – Quali sono state le difficoltà maggiori che avete dovuto affrontare durante questa esperienza?
Viktoriya: La difficoltà maggiore che ho incontrato durante questa esperienza è stata il superare l’ansia e si può dire anche la vergogna soprattutto all’inizio, perché trovandosi davanti ad un gruppo di persone c’è sempre la paura di dimenticarsi qualcosa, c’è sempre la paura di dire qualcosa di sbagliato, di fare una brutta figura, però con l’appoggio di persone che sanno fare il proprio lavoro queste difficoltà si superano in un batter d’occhio, e per me tutto questo è stato molto istruttivo.
Nathan: Non ho incontrato difficoltà, sono riuscita a gestire abbastanza bene la situazione e mi sono sentita molto a mio agio.
4 – Consigliereste ai vostri coetanei di partecipare ad un progetto di questo tipo?
Viktoriya: Si, certamente.
Nathan: Per me è stata un’esperienza importante e quindi la raccomanderei sia a persone che hanno grandi capacità di dialogo, sia a persone timide che mettendosi in gioco possono riuscire a sbloccarsi!