Il Museo della Cattedrale di San Rufino fu inaugurato nel 1941 ma il primo progetto per la sua costituzione risaliva a sedici anni prima, quando il canonico Sigismondo Spagnoli propose al Capitolo di sistemare l’archivio e di istituire una raccolta d’arte nella quale fare confluire alcune opere ed arredi sacri provenienti dalla chiesa Cattedrale e dagli oratori delle confraternite cittadine.
Questo primo museo – fortemente voluto anche dal vescovo di allora, Mons. Giuseppe Placido Nicolini – occupava alcuni locali attigui alla chiesa e, così come l’annesso Archivio storico, per lungo tempo è stato accessibile al pubblico e agli studiosi soltanto su richiesta.
Occorre attendere il 1995 perché la raccolta venga finalmente aperta al pubblico in modo costante nei mesi da aprile ad ottobre, mentre è solo nel 2003 che la possibilità di accedere al museo diviene annuale.
Dopo gli impegnativi lavori di recupero e di restauro dei sotterranei del Palazzo dei Canonici e del chiostro dell’XI secolo, il Museo Diocesano ha riaperto ai visitatori il 15 aprile del 2006, con un nuovo allestimento ed una nuova ubicazione.
L’attuale museo non è un semplice ampliamento di quello vecchio: è stato realizzato infatti, non solo per valorizzare il materiale conservato nella precedente struttura, ma anche per accogliere nuove opere provenienti da donazioni, ospitare il patrimonio a rischio disseminato nel territorio della Diocesi ed allestire mostre temporanee.